VII Forum Internazionale del Gran Sasso

La carità intellettuale per lo sviluppo dei popoli

Introduzione di Mons. Leuzzi

In continuità con il Forum dello scorso anno, il tema scelto propone alle comunità accademiche e scientifiche di aprire nuovi orizzonti non solo di collaborazione, ma di inserimento delle proprie attività di ricerca nel contesto contemporaneo. 

La prospettiva della carità intellettuale interpella innanzitutto la vocazione e la missione del ricercatore e sollecita il superamento di una finalità puramente intra accademica per aprirla alle nuove attese del cambiamento d’epoca: lo sviluppo dei popoli.

E’ il passaggio da una cooperazione internazionale puramente funzionale ad una conoscenza della realtà storica necessaria per lo stesso sviluppo della scienza.

La carità intellettuale è la via per rilanciare il metodo scientifico e per promuovere la crescita culturale dei popoli.

Le diverse discipline accademiche e le realtà socio-culturali di riferimento coinvolte nelle sessioni di studio e di confronto saranno il tessuto base da cui partire per una nuova cultura dello sviluppo dei popoli animata dalla carità intellettuale.

“Nel cambiamento d’epoca che stiamo vivendo, la carità intellettuale non può essere rinchiusa nei recinti dei Centri di ricerca e riservata solo agli “addetti ai lavori”, ma deve animare e sostenere la costruzione di una rinnovata prossimità, come ho indicato nell’Enciclica Fratelli tutti (cf. nn. 3-4). Urge, quindi, che quanti sono coinvolti nell’investigazione scientifica scoprano la responsabilità storica del loro impegno nei diversi ambiti del sapere. Superando la tentazione di isolarsi in sfere particolari, per promuovere una nuova cultura della conoscenza” (Francesco, 31 maggio 2023).

Punti di riferimento:

  • la ricerca e la didattica animata dalla carità intellettuale,
  • la comunità scientifica al servizio della promozione dei popoli,
  • progetti di ricerca di particolare rilevanza internazionale.

Sessione di Sociologia. Il ruolo del docente: tra passione per la conoscenza e rigore teorico-metodologico

Quando si parla di Università e del ruolo fondamentale dei docenti, è quasi naturale fare riferimento al testo di Max Weber: La scienza come professione. Nello stesso tempo, pur se da un fronte cattolico, non si può dimenticare il cardinale John Henry Newman, perché in un suo scritto, Idea di Università, ha espresso chiaramente le sue concezioni su di essa e sui suoi protagonisti: professori e studenti. Con sensibilità e storie diverse questi due studiosi, infatti, hanno tracciato delle linee guida, in parte valide anche nell’attualità, sulle funzioni proprie dell’Università e dell’atteggiamento professionale da adottare in questa sfera strategica non solo per la didattica e la ricerca, ma per la formazione integrale della persona e per l’intera realtà socio-culturale.

Oggi, l’Università e i suoi interpreti risentono della delegittimazione istituzionale e di un certo disorientamento provocato anche dal progressivo affermarsi di una visione “corta”, riduzionista, utilitaristica della conoscenza, nella quale non c’è più la capacità di pensare in termini “di intero e di totalità” e appare quasi un paradosso, come spiega Morin, questa “parcellizzazione” del sapere, a fronte di un bisogno dirompente di stare dentro la “complessità”.

Nella odierna temperie storico-sociale, − segnata dal passaggio da un sapere veritativo a un sapere performativo e in cui, come sostiene Lyotard, ci si orienta a chiedersi se “ciò che si insegna a cosa serve?” e non se “ciò che si insegna è vero” (e, forse, ci si troverà presto nel contesto della mercificazione del sapere a domandarsi se “ciò che insegniamo si può vendere?”) −, la sessione ha l’obiettivo di sollevare (e quindi riflettere insieme) su alcuni interrogativi, che possono essere così sintetizzati: che cosa è, − o dovrebbero essere −, oggi il progetto formativo universitario? Quali sono le reali funzioni dei docenti nell’organizzazione universitaria che si modifica in modo accelerato?  Quali sono i nodi problematici e i difficili equilibri da mettere in asse nello svolgimento del compito di docente universitario: passione per la conoscenza e rigore metodologico; formazione e aspetti amministrativi-burocratici; conoscenza e professionalizzazione; idealità e utilità; senso generale del sapere e specializzazione; mondo universitario e Istituzioni politico-economiche, del lavoro e delle imprese. Senza dimenticare la nuova missione, che coinvolgerà e sfiderà sempre di più l’Università (come sistema fondamentale dello sviluppo dei popoli e della conoscenza) e il suo corpo docente: dover conciliare innovazione e tradizione; memoria e progresso; cultura umanistica, “civiltà della rete” e Intelligenza Artificiale.

Programma

Moderano:
Antonio Cocozza, Cecilia Costa, Università degli Studi Roma Tre
Università come vocazione professionale / University as a professional vocation
Interventi:
Mario Alì, Università degli Studi Roma Tre
L’Università che vorrei… tra passato e futuro / The University I would like… between past and future
Stefania Capogna, Università degli Studi Link
L’Università tra trasmissione e costruzione della conoscenza / University between transmission and construction of knowledge
Luis Carro, Universidad de Valladolid
La tetralogia della conoscenza come insieme per la professionalità: sfide per un’epoca di complessità e cambiamento / The tetralogy of knowledge as a whole for professionalism: challenges for an era of complexity and change
Luca Lantero, Direttore Generale CIMEA e Presidente Convenzione di Lisbona (UNESCO)
Etica, trasparenza e integrità nel settore della formazione superiore / Ethics, Transparency and Integrity in the Higher Education Sector
Emanuela Proietti, Università degli Studi Roma Tre
Il ruolo del docente universitario tra professione e competenze / The role of the university teacher between profession and competences
Veronica Roldan, Università degli Studi Niccolò Cusano
Il docente universitario nella ricerca della verità, dell’unità del sapere e nel servizio all’uomo / The university teacher in the search for truth, the unity of knowledge and in service to man
Simona Totaforti, Università per Stranieri “Dante Alighieri”, Reggio Calabria
“Uno per uno”: tra rigore e flessibilizzazione / “One by one”: between rigor and flexibility
Andrea Velardi, Università degli Studi Niccolò Cusano
Pluralismo dei metodi, disunità della scienza e sapere integrale. L’Università come comunità che sfida la complessità / Pluralism of methods, disunity of science and integral knowledge. University as a community that challenges complexity
Angela Maria Zocchi, Università degli Studi di Teramo
Conoscenza e professionalizzazione. Una riflessione sul senso della formazione universitaria / Knowledge and professionalization. A reflection on the meaning of university education

http://forumgs.oa-abruzzo.inaf.it/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *